Il
tentativo di definire il genere in cui l’opera petroniana si
inscrive e i modelli da cui dipende costituisce ancora oggi un
discusso capitolo, si può affermare infatti che il Satyricon
di Petronio non rientra in un unico genere letterario codificato: è
combinazione di generi molto diversi tra loro; lo stato lacunoso
inoltre non è d’aiuto nella ricerca dei lineamenti principali. È
per questo definito pastiche
letterario. L'opera è sicuramente formata sul modello della satira
menippea, da cui trae la tecnica della compresenza di parti in prosa
e parti in poesia, dal taglio satirico pungente. Come il titolo
stesso richiama, il Satyricon
è certamente ispirato al genere della satira, caratterizzato però
in questo caso da un lucido distacco, privo cioè di un intento
moralistico e dalla presenza di folte digressioni. Allo stesso modo,
il Satyricon
fu influenzato dal mimo, rappresentazione teatrale dal forte realismo
descrittivo. L’opera è da alcuni considerata come una parodia del
romanzo greco d’amore e d’avventura, un genere diffusosi nel
periodo ellenistico, caratterizzato dalla ripetitività di trame e di
situazioni e da una idealizzazione dell’amore, soprattutto per
quanto riguarda il rispetto della castità e della reciproca fedeltà.
Petronio avrebbe costruito un romanzo antifrastico rispetto a questo
genere, con l’intento di ridicolizzarlo. A questa ipotesi si
potrebbe obiettare in primo luogo che il Satyricon
non ricalca tutti i tòpoi
del romanzo greco e in secondo luogo l’ipotesi sarebbe da
respingere per ragioni cronologiche. Il Satyricon sarebbe da
inserire, come le Metamorfosi
di Apuleio, nel genere della fabula
Milesia, una forma
narrativa caratterizzata da brevi racconti di contenuto per lo più
osceno, Si deve comunque considerare che esso possiede un’estensione
decisamente più ampia rispetto alla fabula
Milesia; inoltre,
mentre nelle Metamorfosi
di Apuleio è evidente la funzione di “cornice” assegnata alla
narrazione principale, nulla di simile sembra trasparire dal
frammento del Satyricon in nostro possesso; L’ipotesi conserva,
tuttavia, una sua plausibilità. Il Satyricon
potrebbe inoltre configurarsi come un esperimento letterario che,
secondo alcuni critici, è consistito in un rifacimento ironico
dell’Odissea,
con tanto di persecuzione da parte della divinità offesa, naufragi,
incontri con grandi seduttrici; L’eroe, però, è diversamente da
Odisseo, ingegnoso e padrone della situazione, impotente nel
fronteggiare il proprio destino. L’ipotesi, per quanto
affascinante, appare riduttiva. In conclusione allo stato attuale
delle nostre conoscenze, il Satyricon
non è riconducibile ad alcun genere letterario in particolare;
potrebbe tuttavia, alla luce di un Petronio a noi noto come culture
dei classici, configurarsi come una geniale e consapevole
rielaborazione di diversi generi.
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